Un bando affiancherà la riforma e avrà tre linee d’azione: promozione della dimensione abitativa, della vita ricreativa e del lavoro per tutti.

Data 01/08/2025

Editoriale di Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità

Un bando affiancherà la riforma e avrà tre linee d’azione: promozione della dimensione abitativa, della vita ricreativa e del lavoro per tutti. Il mondo del Terzo settore riveste un ruolo di primo piano per lo sviluppo di buone pratiche rivolte all’inclusione delle Persone con disabilità e, in particolare, ha da tempo intrapreso azioni ed esperienze strategiche e positive nel campo dell’inclusione lavorativa.

Da qui e per il futuro, come Paese e come Comunità, dovremo investire sempre di più sulle potenzialità delle Persone e mettere da parte una visione legata ad antichi stereotipi e che parte dai limiti, per lasciare spazio a uno sguardo rivolto ai talenti e alle competenze di ogni persona.
Sono convinta che sia possibile sviluppare percorsi di inclusione lavorativa a partire dal mondo del Terzo settore, sostenendo esperienze già attive e promuovendo strumenti validi di supporto per l’inserimento lavorativo e per l’accessibilità ai luoghi di lavoro.
È necessario incoraggiare e stimolare anche il mondo privato a un approccio più coraggioso, a offrire occasioni e a non chiudere le porte, a dare fiducia e a organizzarsi, anche al proprio interno, per supportare in modo concreto le persone con disabilità sul posto di lavoro, attraverso accomodamenti ragionevoli, rendendo accessibili i luoghi e con la possibilità di poter svolgere il proprio compito in autonomia, e dotandosi di personale formato per seguire il processo di inserimento, in accordo magari anche con il mondo associativo.
Questo è il motivo per il quale è necessario immaginare un aggiornamento della Legge 68/99 sull’inclusione lavorativa, per introdurre nuove figure che possano accompagnare la persona con disabilità nell’approccio alle mansioni da svolgere e per immergersi nel nuovo ambiente di lavoro non da soli, ma con una guida che possa affiancare, supportare ed evitare il fallimento.
È importante pensare di formare al meglio gli operatori dei centri per l’impiego e prevedere un soggetto in grado di operare sui singoli casi, ragionando sulle capacità e le competenze della persona e mirando la proposta lavorativa in base alle reali necessità dell’azienda. I dati ci dicono che c’è una vasta platea sulla quale investire, evitando fallimenti e che, se ci impegniamo di più per non lasciare indietro nessuno, possiamo migliorare la qualità della vita, l’economia del nostro Paese e rinsaldare le nostre comunità.
È proprio sulla base di queste riflessioni che ho deciso, nei mesi scorsi, e annunciato in più occasioni, che il mio Ministero emanerà un bando importante, dedicato al mondo del Terzo settore e che comprende in particolare tre linee di azione: la promozione della dimensione abitativa, della vita ricreativa e del lavoro per tutti. Il bando si affianca all’implementazione della riforma sulla disabilità e al tema del Progetto di vita che coinvolge ogni area della vita quotidiana. La dignità della vita di ogni persona passa dalla possibilità di scegliere, dal diritto di vivere una vita che possa essere il più possibile liberamente scelta e partecipata e, oltre al benessere e alla salute che sono alla base di tutto, sono convinta che il lavoro, il tempo libero e il luogo in cui si vive possono fare la differenza nella vita di ogni persona.