Locatelli: Estendere il modello DAMA in tutti i presidi ospedalieri

“I protocolli DAMA sono un modello innovativo di presa in carico e cura avanzata nei contesti ospedalieri delle persone con disabilità, in particolare intellettive e relazioni, ma anche con disabilità e patologie complesse, che dobbiamo estendere e portare all’attenzione di tutti”. Così il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli nel corso del convegno “Dal modello DAMA alle linee guida nazionali. Occasioni di confronto per lo sviluppo di buone pratiche”, organizzato dal Ministero e che si è svolto oggi all’Hotel NH Parco Degli Aragonesi a Catania. 
“Vogliamo coinvolgere sempre più medici e direttori generali, sanitari e socio sanitari, di tutta Italia – ha aggiunto il Ministro - perché questi percorsi mirati di diagnosi e cura possono davvero fare la differenza. Dobbiamo lavorare insieme perchè diventino realtà in tutti i presidi ospedalieri”.  
All’evento, moderato dal professor Filippo Ghelma, hanno portato i saluti istituzionali Giovanni Marino, presidente nazionale ANGSA, delegato della Federazione italiana per i diritti delle persone con disabilità e famiglie (FISH), Michele Tomasello, vicepresidente nazionale ANMIC delegato della Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con disabilità (FAND), per la Regione gli onorevoli Giuseppe Laccoto, Luca Sammartino e Giovanni Barbagallo, per il Comune gli assessori Andrea Guizzardi e Giuseppe Musumeci. Sono poi intervenuti i deputati Anastasio Carrà e Valeria Sudano, il senatore Antonino Germanà e il Dg Asp Catania Giuseppe Laganga. 
Hanno poi raccontato le buone pratiche organizzative di alcuni ospedali che in Italia hanno già adottato il protocollo DAMA: Nicola Panocchia, Coordinatore del comitato scientifico della Carta dei Diritti delle Persone con Disabilità in Ospedale; Cristiano Stea, Direttore della Struttura Complessa Integrazione sociosanitaria per le disabilità cognitive e Intellettive dell'adulto di ASUGI - Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina; Francesco Locati, Direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII; Umberto Mariani, Responsabile dell’Unità di Odontostomatologia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII Bergamo; Mirco Tamagnini, Direttore Attività socio sanitarie Servizo sanitario regionale Emilia-Romagna; Antonia Semeraro, Dirigente medico Disciplina di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza presso la ASST “C. Poma” di Mantova e Responsabile Struttura Semplice “Accoglienza Medica Disabili- DAMA” di Mantova; Silvio Irilli, artista e fondatore del progetto Ospedali dipinti; Filippo Anelli - Presidente FNOMCeO, Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri; Roberto Monaco, Segretario nazionale FNOMCeO, Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri; Stefano Capparucci, Coordinatore della rete TOBIA- DAMA della Regione Lazio;  Loreto Gesualdo, Ordinario di Nefrologia della facoltà di Medicina dell’Università di Bari. Presidente della Federazione italiana società medico scientifiche (FISM); Paolo Ottolina, Medico odontoiatra. Presidente Società italiana di Odontostomatologia per le persone con disabilità – SIOH; Eluisa Lo Presti, Dirigente medico dell’UOC Governo clinico Referente Qualità e sicurezza del paziente per il Dipartimento Staff Direzione sanitaria Azienda USL Toscana - Toscana Nord Ovest. 
Hanno poi portato le loro testimonianze: Cristina D’Antrassi, Antonino Prestipino, Salvatore Nania, Federica Cocuzza, Susanna Checchi, Andrea Albano Sciarretta.
foto di gruppo